Perché l’immagine stampata è così diversa da come la vedo nello schermo?
Ti sarai sicuramente accorto che i colori della stampa non sono mai luminosi come quelli dello schermo; questo dipende dal metodo colore utilizzato e da come viene gestito.
Quando stampo un progetto, un’illustrazione o una foto passo da uno spazio colore sorgente a uno spazio colore destinazione (per esempio, da una fotocamera ad una stampante). Il procedimento richiede due profili di gestione del colore o profili ICC, che gestiscano il metodo colore preservando i colori del file nel passaggio da uno spazio all’altro.
I due metodi colore più comuni sono CMYK e RGB (avrai spesso visto alcune queste lettere nelle confezioni di cartucce Brother, Canon)
Cos’è il metodo CMYK?
CMYK è l’acronimo di Cyan (ciano), Magenta, Yellow (giallo) e K (nero).
Il metodo colore CMYK si definisce a sintesi sottrattiva, ovvero i colori si ottengono mescolando delle sostanze che, riflettendo solo una parte dello spettro luminoso, appaiono di uno specifico colore. Il riflesso è il risultato della sottrazione dallo spettro luminoso delle frequenze assorbite dallo strato di sostanze opache (inchiostri e pigmenti).
La riproduzione del colore in stampa tramite l’utilizzo di un profilo colore CMYK è detta stampa in quadricromia.
Il metodo CMYK si usa quindi soltanto per la stampa; sia nei dispositivi a stampa digitale che in veri e propri macchinari (rotocalco, stampanti offset ecc.).
Cos’è il metodo RGB?
RGB è l’acronimo di R (rosso), G (verde) e B (blu). Questo metodo è stato descritto nel 1936 dalla CIE (Commission internationale de l’éclairage).
Il metodo colore RGB si definisce additivo, ovvero le sfumature si ottengono aggiungendo intensità ai colori di partenza.
Il metodo RGB è un modello particolarmente adatto alla visualizzazione di immagini in pixel, ovvero su dispositivi elettronici. Il codice che identifica un colore in RGB, infatti, rappresenta la sua visualizzazione su schermo. Questa caratteristica, però, fa sì che la tonalità delle immagini cambi significativamente a seconda del dispositivo utilizzato. La discrepanza fra un dispositivo e l’altro (tablet, cellulare, computer ecc.) può dipendere da numerosi fattori; dalla calibrazione dello schermo allo stato di usura del monitor.
Prima di stampare un progetto ricorda di convertire le tue immagini da RGB a CMYK
Con software di grafica come Photoshop o Illustrator è possibile visualizzare le proprietà di un colore sia in CMYK che in RGB. Imparare a leggere questi numeri e ricordarsi di selezionare il metodo colore più adatto, al momento della creazione del file, può essere utile per avere un’idea del risultato che otterreste senza dover ricorrere gli strumenti di un professionista.
Il codice alfanumerico cerchiato dopo # si chiama invece PANTONE.
Utilizzare i colori del sistema PANTONE è l’alternativa ideale per gestire il profilo colore di grafiche e Brand logo ovvero con pochi colori e sfumature specifiche.
Insomma senza strumenti professionali, e in alcuni casi costosi, sarà comunque difficile riuscire a riprodurre perfettamente la tinta desiderata in un’immagine complessa.
Ma se sei arrivato a questo punto e sei ancora determinato a conoscere meglio la tua stampante inkjet, voglio concludere l’articolo consigliandoti questo simpatico video, per aiutarti a stampare le tue illustrazioni in vettoriale senza dover mettere mano ai Profili ICC e in modo… Un po’ artigianale!